Home30 giorniConclave: due cardinali piemontesi tra i protagonisti della scelta del nuovo Papa

Conclave: due cardinali piemontesi tra i protagonisti della scelta del nuovo Papa

Conclave: due cardinali piemontesi tra i protagonisti della scelta del nuovo Papa

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Conclave: due cardinali piemontesi tra i protagonisti della scelta del nuovo Papa

Conclave: due cardinali piemontesi tra i protagonisti della scelta del nuovo Papa

Roberto Repole e Giorgio Marengo rappresentano due volti della Chiesa che guarda al futuro, portando in Vaticano l’anima di un Piemonte che vuole contare

Mentre in Vaticano cresce l’attesa del Conclave che eleggerà il successore di Papa Francesco, anche il Piemonte si prepara a scrivere una nuova pagina nella storia della Chiesa cattolica. Tra i 135 cardinali che nei prossimi giorni varcheranno le porte della Cappella Sistina, due arrivano da questa regione e portano con sé biografie dense di significato e visione: si tratta di Roberto Repole e Giorgio Marengo.
Roberto Repole, nato nel 1967 e attuale arcivescovo di Torino, è un uomo di Chiesa che non ha mai perso il contatto con le periferie da cui proviene. Figlio di famiglie del Sud trapiantate a Torino, ha costruito la sua vocazione tra le sfide sociali della città. La sua nomina a cardinale da parte di Papa Francesco, il 6 ottobre 2024, è stata letta come un segnale chiaro: nella sua figura si riconoscono i valori di una Chiesa che accompagna i lavoratori, che prende posizione su temi scomodi, che non resta in silenzio di fronte all’ingiustizia. Repole ha fatto sentire la sua voce contro la riapertura del CPR di corso Brunelleschi, definendola “un oltraggio alla dignità umana”, e ha saputo dialogare con realtà industriali come quella di Stellantis, senza mai smettere di portare il Vangelo tra gli operai.
A migliaia di chilometri di distanza, ma altrettanto vicino al cuore della Chiesa di Francesco, opera Giorgio Marengo. Originario di Cuneo, 51 anni, è missionario della Consolata e guida la piccolissima comunità cattolica della Mongolia, composta da appena 15.000 fedeli. Il suo nome è spesso circolato tra i più citati durante il pontificato uscente, come simbolo di quella “Chiesa in uscita” che non teme le periferie, ma anzi le abita. Marengo è oggi il secondo cardinale più giovane dell’intero collegio elettorale, e la sua figura richiama alla mente un precedente illustre: quello di Karol Wojtyła, giovane e apparentemente inatteso protagonista di una svolta storica.
Due esperienze diverse, due percorsi lontani, ma uniti dal desiderio di contribuire a un’idea di Chiesa radicata nella realtà e aperta al futuro. Quando il Conclave avrà inizio, anche il Piemonte sarà rappresentato in quel luogo simbolico e decisivo. Ma più che una presenza formale, quella di Repole e Marengo è il segno di un’Italia ecclesiale ancora capace di esprimere visioni, sensibilità e leadership.

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