Home30 giorniPedopornografia online, cinque arresti in Piemonte: perquisizioni anche nel Vercellese

Pedopornografia online, cinque arresti in Piemonte: perquisizioni anche nel Vercellese

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Pedopornografia online, cinque arresti in Piemonte: perquisizioni anche nel Vercellese

Pedopornografia online, cinque arresti in Piemonte: perquisizioni anche nel Vercellese

Operazione del Centro per la Sicurezza Cibernetica di Torino. Sequestrati computer e materiale digitale

Anche la provincia di Vercelli è stata coinvolta nell’operazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha portato all’arresto di cinque persone e alla denuncia di altre cinque per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino e condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica (C.O.S.C.) di Torino, ha visto la collaborazione delle sezioni operative di Asti, Biella, Cuneo, Imperia, Novara, Savona e Vercelli. Proprio nel Vercellese sono state eseguite perquisizioni domiciliari e sequestri informatici, nell’ambito di un’inchiesta che ha permesso di individuare 22 persone coinvolte nello scambio di contenuti illegali online.
Gli agenti hanno sequestrato numerosi dispositivi informatici – computer, hard disk, smartphone e supporti di memoria – utilizzati per la detenzione e la distribuzione di immagini e video di sfruttamento minorile, in alcuni casi di estrema violenza.
Cinque gli arresti in flagranza, quattro a Torino e uno a Novara, mentre in provincia di Vercelli sono stati identificati e denunciati diversi soggetti che ora dovranno rispondere delle stesse accuse. Il materiale sequestrato sarĂ  oggetto di approfondite analisi forensi per risalire alla rete di condivisione e a eventuali ulteriori responsabili.
Le indagini, avviate dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online, hanno anche previsto attivitĂ  sotto copertura che hanno consentito di documentare scambi di file e contatti tra utenti in diverse aree del Piemonte, compreso il territorio vercellese.
Un’operazione di ampio respiro, che conferma l’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta ai crimini informatici e nella tutela dei minori, anche nelle province più piccole dove il fenomeno, seppur meno visibile, continua a rappresentare un allarme concreto.

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