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SniperInsight : edizione 11.12.25

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SniperInsight : edizione 04.12.25

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Questa settimana dal Corriere Eusebiano
Con l’arrivo di Dicembre, come ogni anno, il Sole 24 Ore pubblica la sua attesissima classifica sulla qualità della vita nelle province italiane. Una graduatoria che ormai è diventata un punto di riferimento per capire come vivono i cittadini e come si muovono i territori, evidenziando punti di forza e criticità.
Anche quest’anno, i dati confermano una divisione netta tra Nord e Sud: le prime posizioni sono occupate da città del Nord Est, con Trento, Bolzano e Udine a dominare il podio, mentre molte province del Sud continuano a soffrire per carenze infrastrutturali e servizi. All’interno di questa cornice, Vercelli si colloca al 60° posto su 107 province, segnando una lieve risalita di tre posizioni rispetto allo scorso anno.
Il dato può sembrare modesto, ma merita di essere letto con attenzione. La provincia mostra punti di forza in categorie come giustizia e sicurezza, dove Vercelli si posiziona al 16° posto in Italia, a testimonianza di un territorio in cui ordine pubblico e legalità restano una priorità. Allo stesso tempo, emergono criticità in termini di innovazione e demografia, settori che penalizzano la posizione generale e indicano la necessità di politiche mirate per attrarre giovani, imprese e nuove opportunità.
In prospettiva, il dato conferma che Vercelli appartiene a quella fascia di province piemontesi “senza infamia e senza gloria”, che devono ancora trovare la spinta giusta per emergere. Rispetto ad altre realtà della regione, la provincia mostra una stabilità relativa: Torino guadagna una posizione, Asti e Biella arretrano, mentre Alessandria perde terreno in maniera più significativa.
Non si tratta solo di numeri: la classifica racconta la vita quotidiana dei cittadini, la qualità dei servizi, la sicurezza delle città, le opportunità economiche e culturali. Per Vercelli, la sfida è chiara: valorizzare ciò che funziona, come la sicurezza e i servizi di base, e intervenire su innovazione, sviluppo e demografia, per rendere il territorio più attrattivo e sostenibile.
In definitiva, la leggera risalita della provincia non deve essere vista come un traguardo compiuto, ma come un segnale positivo. Una spinta che può diventare punto di partenza per progetti concreti, politiche efficaci e investimenti mirati, capaci di migliorare la qualità della vita dei vercellesi e di riportare la provincia tra le realtà più competitive del Piemonte.

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