Indagini in corso per chiarire le cause della morte del giovane di 18 anni, con attenzione al suo universo digitale e alle possibili pressioni esterne.

Un ponte appartato, una valle silenziosa e un ragazzo di 18 anni che non torna a casa: Marwan Nid Belkacem è stato ritrovato sabato sotto il ponte della Gula, in Val Mastellone. La Procura di Vercelli sta valutando l’ipotesi di istigazione al suicidio.
Il giovane era uscito lunedì in bicicletta, dicendo ai genitori che sarebbe andato dal barbiere, senza fare più ritorno. Le ricerche hanno seguito i percorsi abituali di Marwan fino al ritrovamento del corpo. Alcuni dettagli hanno spinto gli investigatori ad aprire scenari alternativi: Marwan avrebbe cancellato la memoria dei suoi dispositivi prima di morire, azione che potrebbe indicare la volontà di proteggere qualcuno o di nascondere pressioni o dinamiche esterne.
Le indagini sono concentrate sulla rete di relazioni del ragazzo e sul suo universo digitale. La Procura ha disposto l’autopsia, fondamentale per stabilire l’orario della morte e chiarire eventuali spostamenti dopo la scomparsa. Resta aperta anche la pista di una possibile pressione esterna, come una sfida online, che per ora viene trattata con estrema prudenza.
La comunità di Varallo è sotto shock. Chi conosceva Marwan lo ricorda come un ragazzo riservato ed educato, senza segnali che potessero far presagire una tragedia simile. La famiglia chiede chiarezza, senza clamore, affidandosi agli accertamenti oggettivi che potranno ricostruire con precisione gli eventi.