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Approvato l’aggiornamento del Piano per la Qualità dell’Aria

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Approvato l’aggiornamento del Piano per la Qualità dell’Aria

Approvato l’aggiornamento del Piano per la Qualità dell’Aria

Il nuovo piano regionale mira a migliorare la qualità dell’aria senza penalizzare cittadini e imprese, promuovendo politiche di incentivazione e sostenibilità economica.

Il Consiglio regionale ha recentemente approvato l’aggiornamento del Piano Regionale per la Qualità dell’Aria, un provvedimento fondamentale per rispondere alle stringenti richieste dell’Unione Europea in materia di tutela ambientale e alle problematiche derivanti dalle procedure di infrazione. Questo piano, frutto di un lavoro lungo e mirato, punta a ridurre le emissioni inquinanti migliorando la qualità dell’aria, con l’obiettivo di conciliare le esigenze ambientali con quelle sociali ed economiche.
Nel corso degli anni, il Piemonte ha visto un miglioramento significativo della qualità dell’aria, passando da una situazione molto critica a valori decisamente più favorevoli. Solo dieci anni fa, infatti, la regione registrava numerosi giorni all’anno con livelli di inquinamento fuori norma, limitandosi a vedere miglioramenti solo nei mesi estivi. Oggi, invece, la situazione è cambiata, con valori fuori norma che si registrano solo in pochi mesi all’anno, segno di un avanzamento importante, nonostante le difficoltà legate alla conformazione orografica e al clima della regione, che limitano la dispersione degli inquinanti.
L’aggiornamento del Piano, oltre a rispondere alle pressanti richieste europee, si propone di tutelare la salute dei cittadini senza compromettere la competitività delle imprese locali e senza penalizzare i lavoratori. Il provvedimento punta a mantenere un equilibrio tra la necessità di proteggere l’ambiente e quella di non gravare sulle categorie economiche più fragili, evitando soluzioni che possano mettere a rischio la competitività del tessuto produttivo regionale.
Il piano, infatti, non prevede l’introduzione di divieti o imposizioni drastiche, ma piuttosto promuove un cambiamento graduale e sostenibile, basato su politiche di incentivazione e sostegno alle famiglie e alle imprese. In questo contesto, si chiede anche un maggiore impegno da parte dell’Unione Europea, non tanto in termini di imposizioni normative, quanto in termini di risorse destinate a supportare la transizione ecologica, attraverso incentivi per la sostituzione dei veicoli inquinanti, la riqualificazione energetica degli edifici, il miglioramento del trasporto pubblico e la promozione di iniziative che possano rendere più competitivo il sistema produttivo regionale.

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